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Una verità sconvolgente...

I ricordi di Piton iniziano quando egli, ancora bambino, incontra le sorelle Lily e Petunia Evans, che abitano poco lontano e vede di nascosto che la piccola Lily possiede, come lui, il dono della magia. Egli le rivela la verità, ma si scontra con Petunia, che del tutto priva di tale dono, è terribilmente gelosa del fatto che la sorellina andrà in una scuola di magia. Petunia cerca di farsi ammettere alla scuola ma riceve una lettera dal preside, Silente, che non può accoglierla. Petunia non perdonerà mai la sorella di essere una strega.

Ad Hogwarts Severus nel corso degli anni si innamora di Lily, anche se non ha mai il coraggio di rivelarglielo; i suoi scontri con James Potter e Sirius Black non sono visti di buon occhio da Lily, che rimanendo amica di Severus, lo difende anche se non approva il fatto che egli si stia rivolgendo verso studenti che hanno un grande interesse alla Magia Nera.

Severus spesso preferisce denigrare James agli occhi di Lily, piuttosto che mettersi lui stesso in buona luce, e la loro amicizia ha una brusca conclusione quando, nel corso dello spiacevole litigio in cui James e i suoi amici umiliano Piton, Lily, ntervenuta ancora una volta, viene definita da Severus "sporca Mezzosangue".

Severus diventa quindi uno dei Mangimorte di Lord Voldemort e, dopo avergli rivelato la profezia di Sibilla Cooman sulla nascita di un bambino che rappresenterà un grave pericolo per il Signore Oscuro, scopre con orrore che questo bambino potrebbe essere il figlio di Lily. Egli, in preda alla disperazione chiede aiuto a Silente per salvare la famiglia Potter.

 

Il ricordo successivo è molto doloroso: Severus è davanti a Silente, in preda alla disperazione più assoluta. I Potter si sono fidati dell'amico sbagliato, Peter Minus, e hanno pagato con la vita l'errore; solo il piccolo Harry è sopravvissuto ed ora Silente, certo che Voldemort prima o poi tornerà a completare la sua opera di distruzione, offre a Piton un modo per alleviare il suo rimorso e dimostrare che Lily e James non sono morti invano.

Severus accetta così di proteggere Harry da Voldemort, quando si presenterà la necessità, ma chiede in cambio che mai il ragazzo lo sappia.

Il ritorno di Voldemort porta Silente a rischiare la sua vita per distruggere uno degli Horcrux, quello contenuto nell'anello dei Gaunt; tornato ad Hogwarts gravemente ferito, egli ricorre a Severus, che riesce ad arrestare momentaneamente la grave maledizione che l'anello ha trasmesso a Silente, ma che è destinata ad ucciderlo entro pochi mesi.

Silente chiede a Severus un enorme sacrificio: dovrà essere lui ad ucciderlo, al momento giusto, e a salvare così l'anima del giovane Draco, a cui Voldemort ha affidato l'impossibile compito. Solo con grande fatica Piton accetta, e porterà poi a compimento l'ordine di Silente, uccidendolo e ponendosi così, agli occhi di tutti, a fianco di Voldemort.

Ma c'è ancora un ricordo: una rivelazione che Silente fa a Severus, che suscita l'orrore di quest'ultimo e che apre defintivamente gli occhi ad Harry.

E' qualcosa che Harry dovrà sapere solo all'ultimo momento, quando Voldemort si renderà conto che gli rimane un solo Horcux, il suo serpente Nagini: solo in questo momento Severus dovrà rivelare ad Harry che la notte in cui Voldemort tentò di ucciderlo, un frammento della sua anima entrò nel bambino, all'insaputa del Signore Oscuro. Finchè Harry conserva questo frammento dentro di sè, Lord Voldemort non può morire.

Harry deve sapere che l'unico modo per uccidere Voldemort è farsi uccidere a sua volta da lui. Questa è la condizione essenziale perchè tutte le parti in cui è suddivisa l'anima del Signore Oscuro vengano distrutte.

Severus è orripilato e distrutto dal fatto che l'unico scopo che ha avuto in tutti quegli anni è stato di proteggere Harry non per rispetto verso Lily, ma per mandarlo a morire al momento giusto.

I ricordi di Piton sono sempre più recenti: è lui, che riceve istruzioni dal quadro di Silente nell'ufficio del Preside, che dà l'idea del trasferimento di Harry con l'utilizzo di sei "copie"; è sempre il suo Patronus, la cerva bianca, che porta Harry a scoprire la spada di Grifondoro.

Harry riemerge dal Pensatoio di Silente e si rende conto finalmente di conoscere il suo futuro: deve andare incontro alla morte. Nonostante abbia preso la decisione, non è facile per lui andare verso la Foresta Proibita, dove si nasconde Voldemort. Come primo compito raggiunge Neville Paciock, dandogli l'ordine di uccidere il serpente Nagini. Poi si dirige nascosto dal mantello nella Foresta. Per un tratto egli ritrova gli spiriti dei suoi genitori e di Sirius che lo accompagnano e lo incoraggiano, ma l'ultimo passo lo deve fare da solo.

Si ritrova così, disarmato, nell'accampamento di Lord Voldemort, che non esita a lanciare la maledizione mortale e ad uccidere Harry.

Il ragazzo riapre gli occhi, e si rende conto di trovarsi in una sorta di limbo, che egli identifica come una stazione di metropolitana e qui incontra Silente. Ma sono entrambi morti? Silente lo è certamente, ma Harry no: questa sorprendente rivelazione gli viene spiegata dal Mago.

La parte di anima di Voldemort, custodita dentro di lui, è morta, ma quando Voldemort ha ricostruito se stesso, utilizzando anche il sangue di Harry, la protezione fornita dall'amore di Lily è entrata anche nel Signore Oscuro e ha impedito la morte di Harry.

Silente svela ancora ad Harry il segreto dei "Doni della Morte", e gli confessa che egli stesso aveva desiderato possederli, e conquistare il potere; solo la morte della sorella lo aveva fatto rinsavire. Anche la Bacchetta del Destino, ora nelle mani di Voldemort, conserva un segreto.

E' ora tempo per Harry di decidere se tornare e portare a compimento quanto inizato: egli non esita e si ridesta nella foresta, nei momenti seguenti alla sua "morte". Voldemort, senza rendersi conto che Harry è ancora vivo, costringe Hagrid, in suo potere, a portare il corpo del ragazzo fino al castello.

Qui egli lo espone agli sguardi orripilati dei professori e degli studenti, in lacrime, e intima a tutti di sottostare alla sua volontà. Uno degli studenti si ribella: è Neville Paciock; Voldemort lo destina a morte, ma grazie alla spada di Grifondoro Neville, seguendo gli ordini ricevuti da Harry, uccide il serpente Nagini, l'ultimo Horcrux di Voldemort.

Nel tafferuglio che ne segue, Harry si rivela a tutti e, nella sala grande del castello affronta finalmente ad armi pari Lord Voldemort.

Ci sono due segreti che Harry conosce e che ora rivela al suo nemico: non ci sono più Horcrux a difenderlo e la Bacchetta del Destino non è in grado di salvarlo perchè non era Piton il suo possessore. La rivelazione che Piton è sempre stato dalla parte di Silente stupisce Voldemort ma quello che lo sconvolge di più è scoprire che Silente è stato disarmato da Draco Malfoy e questi successivamente battuto proprio da Harry. La Bacchetta che era Voldemort ha in mano è di proprietà di Harry Potter.

Due maledizioni partono contemporaneamente, ma l'Avada Kedavra di Voldemort si ritorce contro di lui, distruggendolo definitivamente.

E' finalmente tempo di pace e tempo di piangere i tanti caduti nella battaglia: Fred Weasley, Remus Lupin e la moglie, Dobby, e tutti coloro che hanno contribuito a far tornare la serenità nel mondo dei maghi.

Harry, Ron ed Hermione hanno finalmente un momento per loro, ed Harry decide di riporre la Bacchetta del destino nella tomba di Silente, dopo averla usata per riparare la sua, che ha subito gravi danni.

Sono passati 19 anni dall'ultima scena. Harry e Ginny, sposatisi, hanno tre bambini che iniziano a frequentare Hogwarts; anche Hermione e Ron hanno due figli e si ritrovano tutti alla partenza del treno.

Il piccolo Albus Potter è spaventato all'idea di poter finire nella casa dei Serpeverde ed Harry, presolo da parte gli dice: "Albus Severus, tu porti il nome di due Presidi di Hogwarts. Uno di loro era un Serpeverde ed è stato probabilmente l'uomo più coraggioso che io abbia mai conosciuto".